E’ una ricerca disperata dell’altro visto come unico regolatore del Sé e contemporaneamente una fuga atterrita dall’altro visto come minaccia alla propria integrità.  Nasce in una persona che non ha avuto figure di accudimento internalizzate, tanto interne quanto esterne, anche se esse hanno fatto del loro meglio. Solo la possibilità di sperimentare una ‘dipendenza sana’ consente all’ individuo infatti,  l’ opportunità di un indipendenza non rigidamente difensiva. Solo le interazioni in tenera età co ‘altri significativi’, capaci di protezione e sostegno, tendono a produrre un senso relativamente stabile di sicurezza nell’attaccamento. Con tale back-ground si può sviluppare una persona adulta, autonoma, capace di fidarsi, chiedere aiuto, e strutturare il senso della propria sicurezza in base a ciò che le è stato trasmesso. La dipendenza patologica si basa sull’altro come nutriente, attivo ed esclusivo,  e su un’ idea di sé come soggetto bisognoso incapace. Caso tipico è quello di chi sopporta violenze fisiche e psichiche pur di non perdere il partner.